Trento? Bolzano? No, vince Matera. A penalizzare la città dei “sassi” è il resto della provincia, perché in tema di pagamento del canone Rai il capoluogo può vantare i migliori dati in Italia, con un tasso di fedeltà vicino all’88%, quasi venti punti oltre la media nazionale. Altri comuni dell’area presentano dati di gran lunga inferiori e questo spinge l’intera provincia al 61esimo posto in graduatoria in Italia , dove invece primeggia Ferrara (85,4%). Numeri, quelli di Matera, che spingono l’intera regione Basilicata a performance superiori alla media nazionale, con un tasso di fedeltà al canone del 72,1%. In coda alla classifica delle province è Crotone (44,5%) ma considerando solo i capoluoghi ed escludendo i comuni limitrofi è Napoli a presentare i dati peggiori: abbonate al canone risultano qui appena 38 famiglie su 100, meno della metà rispetto a Matera. Gli abbonamenti privati in Italia sono 16,7 milioni, che salirebbero a 24 eliminando l’evasione.
Un suggerimento al Governo. Acclarato che da anni gli incassi annui sono nell’ordine di 1,9 miliardi (che scendono a 1,7 miliardi contando le morosità) il punto di pareggio in bolletta si può trovare a 79 euro, forse anche più in basso considerando che l’automatismo dell’esazione provecherebbe l’abbattimento quasi certo anche della quota di 8% di morosi.
Ad ogni modo, se anche la morosità restasse invariata, se tutti pagassero questa cifra (79 euro) il gettito risulterebbe invariato rispetto all’incasso attuale. Da 113,5 euro a 79 si tratterebbe, per gli utenti corretti, di un taglio secco del 30% della tassa.
Dove si trovano gli evasori? Campania, Sicilia e Calabria sono le tre aree a tasso di fedeltà più basso: se tutti pagassero, da queste tre regioni arriverebbero oltre due milioni di abbonamenti in più.